Potrei chiudere questo articolo in poche righe, dicendovi che è lo stesso modello di bici con cui Cadel Evans ha vinto il Tour de France e che, quando l’ho incontrato qui a Torino, mi ha fatto i complimenti per la scelta della colorazione.
La mia nello specifico era la versione SLR01 montata DuraAce meccanico per un totale di 6,6kg di bicicletta, pronta all’uso, ma andiamo con ordine. Quando avevo la BMC SL01, la RoadRacer, sono stato contattato dal rivenditore perché in quei giorni c’era la possibilità di provare il modello SLR01 e, anche se sapevo che era una bici fuori dal mio budget, il giorno dopo ero in sella. Avevo solo un’ora a disposizione, ma è stata più che sufficiente per fiondarmi in collina e disintegrare il mio record personale sul percorso che porta al Colle della Maddalena, qui a Torino. Vuoi per l’entusiasmo, vuoi perché quel giorno mi ero svegliato bene, insomma sono tornato a casa con l’idea fissa che prima o poi quella sarebbe diventata la mia bici. Poco contava che costava il triplo di quella che avevo, che già non costava poco. Certo oggi, nel 2024, con 6999€ ci compri una medio gamma, ma nel 2015, ci compravi il top, o comunque subito sotto il top, che era lo stesso telaio, ma con il DuraAce elettronico invece che meccanico e due ruote migliori.
Per farla breve un annetto dopo, nel 2016, riesco a realizzare il sogno. Quel 2016 non era stato un grande anno dal punto di vista della mia salute e ho passato più tempo in ospedale a causa del morbo di Crohn che sui pedali, così ho voluto regalarmela per festeggiare. A differenza di quella provata, che aveva la bellissima colorazione Team, rossa e nera, l’ho presa nella colorazione Shark, nera e grigia (mi sarebbe piaciuta Stealth, con due diversi neri, ma era introvabile).
Nonostante non pedalassi da un po’ e la mia condizione atletica non fosse al massimo, con quella SLR01 mi sembrava di volare e non era solo una sensazione, anche il cronometro confermava. Una bici rigida, forse anche troppo, veloce, in salita soprattutto, in grado di trasformare ogni watt in uno scatto in avanti, l’accelerazione fatta a telaio. Parliamoci chiaro, non era una bici adatta a tutti e, passato l’entusiasmo, ho avuto modo di rendermene conto. Si tratta di una bici per i professionisti, per gli atleti veri, quelli che rilanciano di continuo, che impostano traiettorie sfruttando ogni millimetro di asfalto disponibile. L’ho tenuta per sei anni e mi ha portato ovunque, regalandomi tante soddisfazioni soprattutto sulle salite alpine. Ogni tanto ancora mi manca, un po’ meno i vari dolori dovuti a quanto era estrema.
Scheda Tecnica Dettagliata
Telaio: BMC SLR01 ACE Carbon(taglia 51)
Forcella: ACE Carbon
Trasmissione: Shimano Dura Ace FC-9000
Guarnitura: Dura Ace FC-9000 52x36T
Pedivelle: 170mm
Pacco pignoni: Dura Ace FC-9000 11v 11-28T
Freni: Shimano Dura Ace
Ruote: Farsports Carbon 38mm (di serie DT Swiss R20)
Pneumatici: Continental GP5000, 700 x 25c
Attacco Manubrio e Manubrio: 3T Ergonova Team, 3T ARX2 Team
Reggisella: Teammachine SLR01 Carbon
Sella: Fi’zi:k Antares R1 braided (di serie Fi’zi:k Arione R3 braided)
Pedali: Look Keo Carbon
Portaborracce: Tacx Carbon